tag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post1315342579589247086..comments2022-03-26T22:41:43.929+01:00Comments on Labirinti Pedagogici: L'utero automobilisticoAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/17917021482725072231noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post-22072247289982170272012-08-25T21:31:51.121+02:002012-08-25T21:31:51.121+02:00Penso che sia proprio qualcosa del genere, forse l...Penso che sia proprio qualcosa del genere, forse la possibilità di parlare senza guardarsi direttamente annulla o comunque diminuisce il timore di essere giudicati. Mi rendo conto però che questa è una visione alquanto personale: io ho difficoltà a guardare negli occhi le persone quando parlo (di meno quando se ascolto). Se poi ho abbastanza coraggio da affrontare uno sguardo ci trovo dentro mondi infiniti... Insomma attraverso gli occhi si possono scorgere le anime e questo può essere impegnativo.<br />P.s. temo di non averti risposto.Laura G.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post-88056486881726840322012-08-25T14:57:11.824+02:002012-08-25T14:57:11.824+02:00Non avevo mai pensato al processo autoriflessivo c...Non avevo mai pensato al processo autoriflessivo che può avvenire in auto, al "monologo ad alta voce". Anche se si esprimono pensieri in libertà - però - si è sempre consapevoli della presenza di un ascoltatore. Mi piace questa visione del concetto che pare differente (e quindi dà una nuova spiegazione) ma non è dissimile. <br />Come se ci si sentisse meno giudicati? Come se si potesse lasciare all'altro (apparentemente concentrato su qualcosa di diverso) la libertà di decidere se cogliere o meno il pensiero espresso?Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17917021482725072231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post-40347583633183579112012-08-24T22:03:54.450+02:002012-08-24T22:03:54.450+02:00Penso che l'auto faccia nascere una specie par...Penso che l'auto faccia nascere una specie particolare di intimità, si condivide lo stesso spazio e di solito non ci si guarda (anche chi non guida tende a guardare la strada), ci si sente liberi di far correre i pensieri e si finisce con il parlare di tutto come se si fosse da soli.Laura G.noreply@blogger.com