tag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post3424601309348511224..comments2022-03-26T22:41:43.929+01:00Comments on Labirinti Pedagogici: Dalla coppia affettiva al triangolo familiare: dove sono i papà?Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/17917021482725072231noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post-54066076802242456742013-06-27T21:11:34.834+02:002013-06-27T21:11:34.834+02:00ciao Ale ... come sempre è bello leggere le tue ri...ciao Ale ... come sempre è bello leggere le tue riflessioni ... padri ... ce ne sono vari come è già stato sottolineato ... certamente a quelli della nostra età è richiesto un ruolo più attivo rispetto a quanto non fosse richiesto ai nostri padri, probabilmente anche a causa del fatto che entrambi ormai si lavora. <br />credo però che ancora il ruolo principale nella famiglia nell'accudimento dei figli sia della mamma e che il padre si senta sempre un pochino al di fuori sopratutto dalla scuola, dai compiti e di conseguenza dai colloqui con insegnanti ed educatori (a meno che non ne faccia parte ovviamente). <br />mio marito per esempio è sempre stato presente fin dalla nascita, con il bagnetto che era suo compito, giochi, pappa etc ma la scuola, colloqui e riunioni sono mie ... non dico le abbia saltate tutte, ma spesso anche a causa degli orari in cui venivano fatte. nei rappresentanti di classe siamo tutte mamme, tranne uno! e questo ormai da 4 anni! non credo che gli scarsi interventi siano dovuti a mancanza di idee o a timidezza, ma forse solo ad una delega implicita alla madre e la loro presenza sia solo come appoggio.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17185068842880509354noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post-30584207772976558252012-09-15T21:36:16.277+02:002012-09-15T21:36:16.277+02:00Ti ringrazio.
Ti ringrazio per il coraggio con cui...Ti ringrazio.<br />Ti ringrazio per il coraggio con cui hai raccontato la tua storia.<br />Ti ringrazio che, nonostante io lavori sempre con padri "maltrattati" esistono anche madri che faticano ogni giorno cercando di ricoprire entrambi i ruoli genitoriali perchè - purtroppo - esistono anche padri che non vogliono fare i padri.<br />La mia riflessione voleva basarsi su quei padri che "latitano" per paura semplicemente perché con loro (credo) si possa lavorare affinché tirino fuori le potenzialità che hanno.<br />Ma è vero: ci sono anche padri che non vogliono fare i padri, che non lo vogliono fare realmente e completamente, ma solo come immagine sociale e illudendosi che sia un completamento dell'essere uomo.<br />Diventare padre è una grande responsabilità. Se non c'è questo presupposto di base non c'è padre che tenga.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17917021482725072231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6526109567324228312.post-41956254508429013532012-09-15T21:32:51.278+02:002012-09-15T21:32:51.278+02:00Concordo su tutto quanto hai scritto, ora, più che...Concordo su tutto quanto hai scritto, ora, più che mai, i ruoli dei genitori (padri e madri) non sono definiti come una volta, la difficoltà sta nel riposizionarsi in una realtà che e' in continuo cambiamento.<br />Pero', si c'è un pero', forse giustificato dall'esperienza personale alquanto difficile, mi risulta un po' fastidioso l'approccio sempre psicologico sulle difficoltà nell'esercitare il ruolo paterno.<br />Ci sono padri che fanno i padri (penso a mio marito per es) Ma ci sono tanti padri che sono ancora " figli", che costruiscono una famiglia inseguendo un'idea che e' lontana anni luce dalla realtà. Padri che non si ingaggiano nel proprio ruolo perché incapaci di assumersi una responsabilità così grande, padri poco abituati a tollerare le frustrazioni che inevitabilmente ne derivano. I figli sono una grande gioia e, al tempo stesso un grande impegno e un legame per la vita. Padri che delegano alle madri, non solo per incapacità, anche per comodità. E sapete quando si accorgono di avere un figlio? Quando si separano. E qui scoppiano le guerre in Tribunale perché vengano rispettati i diritti (quali? Quelli dei padri o dei figli?). Già, i diritti, e i doveri? Si perché esistono anche quelli. Ora si dirà che ci sono madri "streghe" che usano i figli per dispetto contro il marito, vero, verissimo, quanto sbagliatissimo. Ma ora sto estremizzando, me ne rendo conto e sto anche uscendo dal tema in questione. <br />Ho cresciuto una figlia che ora ha 7 anni da sola. Il padre l'ha riconosciuta, versa un assegno di mantenimento di "ben 240 euro mensili", e' un educatore professionale, l'ha vista nei giorni concordati (pochi), non le ha fatto fare una vacanza fino ai 5 anni, a me piace dire che ha fatto il minimo sindacale. Un esempio? Una sola volta gli ho chiesto di aiutarmi a tenerla perché era ammalata, e mi sono sentita rispondere : "ma io sono in ferie"!.<br />Poi e' successo qualcosa, la sottoscritta si e' rifatta una vita, allora il padre latitante e' diventato un padre assillante. Guerra in Tribunale. Vinta da parte mia (anche se sostengo che quando si arriva a questi pinti, nessuno vince, perdiamo tutti, i figli per primi). <br />Ora questo padre, agli occhi di tanti e' diventato vittima, potrebbe tranquillamente sfilare alle manifestazioni organizzate da quelle associazioni che si vedono in tv, con questi poveri uomini che vanno a mangiare alla Caritas, spennati dalle mogli avide di denaro.<br />Esistono anche queste storie, esistono tante madri che hanno sacrificato parte della loro vita per ricoprire entrambi i ruoli. <br />Anonymousnoreply@blogger.com