venerdì 15 febbraio 2013

Scuola tecnologica? No, costosa!

A scuola è terminato il primo quadrimestre: si fanno i primi bilanci e le prime riflessioni.
 
Sono appena ri-entrato in questo mondo perché la mia bimba ha cominciato la prima elementare, quindi mi devo abituare a tutto ciò che significa la scuola dal punto di vista del genitore.
La prima "novità" per me è stato ricevere un avviso nel quale si comunicava che si sta procedendo all'informatizzazione dei documenti di valutazione: cioè "vuoi che ti inviamo la pagella via e-mail invece che dover venire a scuola a ritirare il cartaceo?".
Certo che si!!!
Ho pensato che questa tecnologizzazione della scuola fosse [finalmente] un passo avanti!
Ed eccomi lesto e sorridente a barrare la casella SI e a comunicare il mio indirizzo di posta elettronica.
Lo stesso giorno leggo un articolo su un quotidiano online della mia provincia intitolato "L'istruzione: un lusso molto costoso" dal quale scopro che una Circolare del Ministero liberalizza la scelta dei libri di testo. In sostanza viene tolta la norma per cui è vietato cambiare testi scolastici per cinque anni nelle scuole elementari e sei per le scuole medie e superiori.
Che detto in soldoni significa che i docenti, le scuole o chi per esse potrà cambiare i testi scolastici anche ogni anno impedendo così alle famiglie con più figli di tramandare i libri dagli studenti più grandi a quelli più piccoli o anche solo di andare ai mercatini dei libri usati per risparmiare qualche euro.
Ma non basta.
La Circolare annuncia anche il rinvio dei testi online.
In poche parole: sperare di ridurre il costo dei libri per la scuola dell'obbligo (cioè dalla prima elementare alla seconda superiore) diventa praticamente impossibile! 
 
Queste due novità (ad un genitore tecnologico ma novizio come me) stridono in modo impressionante.
So che le perplessità circa l'introduzione della tecnologia sono diverse e alcune (ben esposte su Ibrido Digitale) le condivido anche, ma mi chiedo: non è possibile affrontare la situazione in modo da affrontare e tentare di risolvere molteplici problemi?
E mi riferisco al costo esorbitante che ogni anno le famiglie si ritrovano a dover affrontare, oltre ai problemi fisici del dover portare zaini a volte pesanti tanto (se non più di) quanto i bambini stessi che li devono reggere sulle spalle, senza dimenticare la possibilità di incrementare i processi di apprendimento attraverso strumenti multimediali e il web.
Ben vengano tutte le perplessità e i possibili aggiustamenti ma secondo me - padre ed educatore - questa rivoluzione tecnologica deve essere portata avanti.
Tanto più che la scuola (giustamente) cerca di contenere i costi inviando le pagelle tramite e-mail (riuscendo così forse a comprare la carta igienica evitando che i bambini se la debbano portare da casa).
 
Io credo che i nostri figli siano molto più digitalizzati e pronti di noi ad accettare questo cambiamento.
D'altronde mia figlia ha imparato a scrivere prima di andare a scuola mandandomi dei whatsapp dallo smartphone di mia moglie e leggendo le risposte sul mio tablet...
Ora che ha iniziato a masticare anche i "miscugli di parole" aiuta me e sua madre nelle nostre partite di Ruzzle... dite che non sarebbe pronta a leggere un libro su un tablet?

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