domenica 21 aprile 2013

Quanto costa fare il genitore?



Fai il secondo figlio, non c'è niente di più bello!

Così mi ha accolto una mamma qualche giorno fa, reduce – da soli tre mesi – dalla sua gravidanza. Il gruppo di donne con cui condivideva lo spazio e la conversazione ha sgranato gli occhi: chi per l'entusiasmo sentito nella sua voce, chi per l'invidia, chi pensando alla quotidiana fatica di gestirne uno solo...

Non c'è niente di più bello.

Ci credevo, ma – sorridendo – ho risposto che non è il caso. Che una mi basta e avanza.
Mi ha guardato stranita e io ho sentito il bisogno di motivare la mia idea.

Ci vogliono le giuste condizioni per fare un figlio. In questo momento non riusciremmo a gestirlo. Un figlio lo faccio se posso prendermene cura, non per farlo crescere a qualcun altro.

E sono convinto di quello che sto dicendo. Così come sono convinto, nel mio intimo, che ci sia anche una parte di timore e di pigrizia.
E di lucidità.

Dedico a mia figlia tutto il tempo che il lavoro mi lascia, qualche volta anche un po' meno (con qualche senso di colpa, inevitabile) e sono certo che non riuscirei a divedermi con un altro figlio, a dare anche a lui (sarebbe maschio? Continuo a parlarne al maschile...) quello che cerco di dare a lei.
I figli costano.
In tempo, preoccupazioni, energie, paure, riflessioni, litigi, soldi, fatiche, ansie, prospettive...

E poi continuo a leggere di separazioni, divorzi, bellicosità... Ne leggo e ci lavoro.
Padri che si riducono sul lastrico perché massacrati economicamente dalle ex-compagne senza poter passare del tempo “di qualità” con i loro figli.
Madri che annaspano perché gli ex-compagni non si assumono una responsabilità che sia una e si riducono ad uno straccio per i propri figli dimenticando che loro stesse sono delle persone con dei bisogni.
Avvocati (di entrambi) che ingrassano alle loro spalle.
(E mi piace pensare che i soldi che guadagnano li usino per i loro figli e non per i loro vizi...).
Così alla normale stanchezza di chi può crescere in compagnia contando sull'appoggio di qualcun altro, si aggiunge la fatica di dover fare tutto da soli e lo sforzo di superare anche difficoltà aggiuntive.

I figli costano.
Fare il genitore oggi, costa.
Almeno a chi intende fare il Genitore e non il “procreatore”.

Sembra egoistico decidere di non fare un figlio?
Pare strano ammettere di non avere le forze e il coraggio di affrontare per la seconda volta una esperienza faticosa?
Il gioco vale la candela” è la risposta che più spesso mi sento dire.
Mi ripetono che la fatica è mitigata dalla gioia dell'essere genitore.

E io ci credo.
Così come credo che mia figlia mi regali tutta la gioia di cui ho bisogno, come io provo a donarla a lei.
E per il resto... c'è il lavoro di educatore che mi mette in contatto con le emozioni forti e le responsabilità dei processi di crescita.

2 commenti:

  1. io penso che il mondo di oggi non abbia piu' quella linea guida che e' di crescere e fare una famiglia, spinto dalla passione di condividere sentimenti e avere la voglia di mettersi in gioco, oggi la visione consumistica percio' egoista diventa calcolatrice anche sui sentimenti e crea quella zavorra insostenibile all'autostima che non permette di osare (crescere) creando quelle orribili malattie degli ultimi tempi (ansie e depressioni), certo siamo in un periodo difficile, ma mi do coraggio pensando che non sono qui per caso e l'idea di essere importante x qualcuno (la mia famiglia) spero che dara' energia all'infinito. ENRICO

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  2. Carissimo Enrico, le famiglie di oggi sono le più diverse, ma sono le relazioni la cosa più importante. Essere importante per qualcuno è importante. Lasciare un'eredità a qualcuno è importante.

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