giovedì 11 ottobre 2012

L'ancella di nome "Pedagogia"

Ho segnalato il tuo blog a una prof dell'uni di Padova. Ecco il suo feedback:
"Sono andata a vedere il blog del tuo amico e....mi piace! Sono riflessioni fresche, interroganti e profonde.
Il problema della pedagogia è quello di non avere una sua identità intrinseca e quindi di essere ancella della psicologia, della filosofia e della sociologia, ecc.
Questo mancare di identità è il suo problema più grosso. In questo blog invece la pedagogia ha una sua identità particolare....credo che ogni tanto i pedagogisti (e credimi ne conosco tanti di quelli che scrivono libri altezzosi e lontani dalle problematiche "reali") dovrebbero farsi un giro in un blog come questo (e comprendere come la riflessione teorica può essere al servizio di queste esperienze)."
Buon lavoro

Sembra paradossale che la mancanza d'identità, che è uno dei temi principali del lavoro pedagogico, sia proprio uno dei difetti della Pedagogia.
Essere ancella di altre discipline è una caratteristica ereditaria? Che si porta avanti da secoli?
Sarà per questo che non esiste un albo di pedagogisti? O che il nostro lavoro possa essere fatto da "tutti" - come molte lamentele dei colleghi ricordano ogni giorno -?
La pubblicazione di questo commento non vuole essere un'autocelebrazione, ma - come sempre - il tentativo di innescare una nuova discussione costruttiva.
Parliamo di Pedagogia, ragioniamo sulla Pedagogia, costruiamo la Pedagogia.
Insieme.
 

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