martedì 4 settembre 2012

Esistono gli eroi?

Teseo è un eroe! Combatte contro il Minotauro (un mostro orrendo e fortissimo) e lo sconfigge. Salvando tutti, e vissero tutti felici e contenti, eccetera...
Almeno, questo ci racconta il mito.
Non che il mito sia sbagliato, intendiamoci. Però quando si legge il mito si ricorda l'eroe - colui che compie le imprese - dimenticando tutto il resto.
Vediamolo da un altro punto di vista: Teseo entra nel labirinto, combatte contro il Minotauro (questo si, lo fa da solo) e poi? Come farebbe ad uscire senza l'aiuto che gli dà Arianna? Come potrebbe tornare indietro e ricevere glorie ed onori se non gli fosse stato fornito uno strumento fondamentale? Che ne sarebbe di Teseo senza il Filo?
Sarebbe un tizio qualunque entrato nel labirinto (come tanti) e mai uscito (come tanti). Che importanza avrebbe l'aver sconfitto il Minotauro?
Dal mio punto di vista il vero fulcro del mito è il Filo di Arianna. Più precisamente: non Arianna (nemmeno ricordo come abbia ricevuto il gomitolo) quanto il Filo.
E nella metafora pedagogica cosa rappresenta questo Filo? Secondo me la relazione che lega Teseo al mondo, ad Arianna, al ritorno, alla salvezza, alle glorie ed agli onori.
Il Filo rappresenta il legame di attaccamento sicuro che connette ogni individuo con il suo mondo, quello a cui vuole tornare dopo aver sconfitto i suoi mostri. Teseo ed Arianna rappresentano gli attori, mentre il filo rappresenta il legame che c'è tra loro, che non li fa perdere, che li riunirà.
Traslando nella metafora della crescita Arianna potrebbe essere la madre (il porto sicuro alla Winnicott) e Teseo rappresenterebbe il figlio che cerca di crescere, di trovare sé stesso, di superare i propri limiti e le proprie difficoltà.
Ma senza la relazione educativa - il legame, che per quanto possa essere ingarbugliato, è forte e sicuro -  nulla potrebbe accadere.
E il mito non esisterebbe.
Chi è dunque l'eroe? Teseo? In parte si, perchè sconfigge il mostro. Arianna? Forse, perché infonde coraggio a Teseo affinché possa affrontare la difficoltà. E il Filo?
Esistono davvero gli eroi?

8 commenti:

  1. A dire il vero a me Teseo sta piuttosto antipatico. Prima seduce Arianna per farsi aiutare poi l'abbandona sull'isola di Nasso. No, non sarebbe il mio eroe. per il resto hai ragione: il filo è la relazione. Ma è anche il senso. Si può uscire dal labirinto solo se si trova un senso, senza più camminare a casaccio. Un senso che interpreti il passato e un senso che sia desiderio potente rivolto verso il futuro.
    Con il filo della relazione si tessono le trame della vita e si ricama la felicità.

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  2. Mi viene in mente una cosa che forse non c'entra nulla e ti chiedo un feedback . Non esistono gli eroi perché nessuno di noi e' qualcuno se non in relazione a qualcun altro. Noi nasciamo, cresciamo sulla base delle relazioni che abbiamo intorno. Ci costruiamo un'identita a partire dagli stimoli che riceviamo, penso alla vita infantile e anch'io ti cito " Una base sicura" di Bowlby. Noi siamo il risultato di una vita di relazioni. Non ricordo dove ho letto questa cosa ma ricordo che da uno studio in un vecchio orfanotrofio, avevano riscontrato un'alta percentuale di neonati che morivano non per mancanza di nutrimento ma per mancanza di contatto, di carezze, di calore. I neonati che venivano accuditi con affetto riuscivano a sopravvivere. Forse sono uscita fuori tema... Si può in questo blog oppure bisogna attenersi al tema proposto? Spero tanto di no.....

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    1. sono assolutamente d'accordo con te quando parli della nostr identità costruita sulla base delle relazioni che abbiamo, infatti ne ho anche parlato in un post di agosto (http://labirintipedagogici.blogspot.it/2012/08/intrecci-di-storie-dallautobiografia.html).
      noi "esistiamo" in funzione delle relazioni che abbiamo. tanto che il raggiungimento dell'autonomia (secondo me e secondo la tesi che ho scritto per laurearmi) è semplicemente il passaggio da uno stato di dipendenza esclusivo (il rapporto con la madre) ad una diversificazione delle dipendenze. la mia tesi è che nessuno è autonomo nel senso che "può fare tutto da solo" ma è autonomo se riesce a scegliere a quale tipo di relazione (di dipendenza) può rivolgersi davanti alla ricerca di una soluzione.

      e comunque tranquilla: in questo blog non c'è un "tema". io propongo delle stimolazioni (che vengono da pensieri che ho durante la giornata o da esperienze che provo) ma sono solo una sollecitazione alla comunicazione. tutto ciò che viene è il benvenuto.

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  3. Avete letto il "Codice dell'anima" di Hillman? In questo libro viene espressa una tesi diversa. Riprendendo un altro mito l'autore afferma che in noi c'è già un nocciolo, una "ghianda", la chiama, che fin da piccoli cerca una via per esprimersi dentro la nostra vita. E' una visione che richiama Jung e la sua visione finalistica.

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    1. non ho letto questo libro (anche se accolgo il tuo suggerimento di farlo) ma ho già sentito della teoria della ghianda. voglio approfondire... puoi aiutarmi in questo?

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  4. Intanto ti mando una citazione. "(Questo libro) vuole rivolgersi alla sensazione che esiste n motivo per cui la mia persona, che è unica e irripetibile, è al mondo, e che esistono cose alle quali mi devo dedicare al di là del quotidiano e che al quotidiano conferiscono la sua ragion d'essere; la sensazione che il mondo, in qualche modo, vuole che io esista, la sensazione che ciascuno è responsabile di fronte a un'immagine innata, i cui contorni va riempiendo nella propria biografia." Questo è solo un piccolo assaggio. Ci sarebbe molto da dire perché Hillman è critico su buona parte delle teorie psicologiche. Per essere più precisa e approfondita lo dovrei riprendere con un po' di calma ma se la cosa ti interessa posso anche provare.

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  5. Alla luce di degli interventi letti , il mio apparirà senza alcun dubbio come il più scontato...correrò il rischio!!
    Credo fermamente che gli eroi esistano . Costoro esistono proprio in virtù di quella relazione educativa a cui tu , amico carissimo , fai riferimento nel tuo intervento , o meglio, se mi permetti , a quell'intersecarsi di relazioni educative ( rete ) in cui i nostri protagonisti si imbattono , si confrontano , interagiscono nel corso della loro vita e che lasciano inevitabilmente e ineluttabilmente tracce indelebili nel loro percorso esistenziale.Questa sinergia di relazioni costituisce , a mio modesto parere , le fondamenta su cui ogni singolo individuo , inclusi pertanto tutti quegli uomini che noi definiamo , identifichiamo , investiamo del titolo di " eroi " , scopre se stesso , costruisce , sviluppa la propria identità durante il processo evolutivo.
    L'undici settembre è ormai alle porte...sono trascorsi dodici anni dagli attentati terroristici che hanno colpito il cuore pulsante della più grande potenza mondiale.
    I vigili del fuoco , le forze dell'ordine impegnati in quei tragici , angosciosi , strazianti giorni ,( che poi si protrassero e divennero interminabili settimane ), furono " acclamati a furor di popolo " eroi ( giustamente a mio avviso ).Ma cosa ha spinto questi uomini a mettere a repentaglio la propria vita ( o addirittura a perdela )?...da dove provenivano quel profondo e radicato senso del dovere , il loro encomiabile coraggio , la loro ammirabile abnegazione ?...La risposta a simili interrogativi , forse banali agli occhi di taluni , sta nella rete di relazioni
    educative ( famiglia , scuola , associazioni sportive, credo di appartenenza religiosa e così via ) in cui sono cresciuti , in cui si sono formati questi uomini - eroi.
    In ultimo mi permetto di aggiungere che tutto , e sottolineo tutto , esiste , nasce , si evolve , si trasforma , ruota attorno alla relazione educativa...quest'ultimo pensiero agli orecchi di molti suonerà riduttivo , semplicistico , ma questa è solo e semplicemente la mia opinione.

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    1. Come a dire che gli eroi sono persone semplici di tutti i giorni che agiscono in nome di un principio? allora saremmo tutti eroi?
      mi piace come ragionamento, anche perché - paradossalmente - non contraddice il mio: se siamo tutti eroi non esistono gli eroi.
      esistono gli essere umani!

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